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La Màgia

 

La Storia del Brunello di Montalcino

La storia del Brunello è strettamente legata a quella della famiglia Biondi Santi, che nell'Ottocento produsse le prime bottiglie, anche se la straordinaria vocazione del territorio era nota già da molti secoli.

La storia vinicola del territorio nei secoli successivi ebbe come protagonista un vino bianco dolce, il Moscadello, almeno fino a quando Clemente Biondi Santi non cominciò a produrre un vino rosso scelto, da Sangiovese grosso in purezza, localmente detto Brunello. La sua data di nascita è fissata al 1869, quando Clemente presentò il suo "vino rosso scelto 1865" in un concorso alla Fiera Agricola di Montalcino, vincendo due medaglie d'argento. L'eredità di Clemente fu raccolta dal nipote Ferruccio, mentre il suo esempio fu seguito da altre famiglie del territorio che ottennero, nei decenni successivi, importantissimi riconoscimenti nazionali e internazionali.

L'espansione della produzione vitivinicola fu inaugurata nel secondo dopoguerra, riscontrando un grande successo in tutto il mondo, crescendo molto velocemente e in modo esponenziale. Nel 1960 esistevano solo 11 aziende, oggi ce ne sono più di 300, tutte ubicate nel comune di Montalcino.

Nel frattempo sono state poste le prime normative per disciplinare la sua produzione, a partire dal riconoscimento della DOC nel 1966, dalla stesura del primo disciplinare di produzione e dalla fondazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Il riconoscimento della DOCG nel 1980 e nuove integrazioni al disciplinare di produzione hanno contribuito a tutelare la denominazione, garantendo la massima qualità al Brunello di Montalcino DOCG.

Abbinamenti e vini di Montalcino

Il Brunello di Montalcino Docg è il vino più famoso della zona e si presenta con un colore rosso rubino intenso, tendente sempre di più al granato con il procedere dell'invecchiamento. I profumi sono ricchi e intensi e il gusto robusto e complesso. Queste caratteristiche permettono una lunga evoluzione in bottiglia e un potenziale d'invecchiamento di oltre 10 anni. Nonostante sia consigliabile lasciare invecchiare il vino in cantina per molti anni, soprattutto le Riserve, molti esemplari possono essere bevuti e apprezzati già a partire dalla loro uscita in commercio.

Data la grande struttura, può essere abbinato a piatti molto saporiti ed elaborati, principalmente a base di carne rossa: brasati, spezzatini, selvaggina al forno o in umido, eventualmente accompagnati da funghi e tartufo. È sconsigliato l'abbinamento di carni ai ferri e alla brace perché le parti più abbrustolite non si esalterebbero il gusto amaro del tannino.
I formaggi molto stagionati e gli erborinati rappresentano un ottimo abbinamento. La lunga persistenza e la grassezza di questi formaggi viene bilanciata dalla personalità calda, alcolica e tannica.

Il vino Brunello di Montalcino può essere considerato anche da meditazione: la sua eleganza, unita a profumi e aromi intensi, ricchi e armonici, sa incantare i sensi e offrire una magnifica esperienza di degustazione.

A Montalcino si produce anche il vino Rosso di Montalcino, sempre da Sangiovese in purezza ma con un affinamento diverso. Il vino rosso che ne deriva è meno strutturato, ha sentori di frutta rossa e beva piacevole. Ottimo abbinamento con carne alla griglia e pasta al ragù di selvaggina.

Tra le aziende migliori di Montalcino c’è La Magia, azienda che dal 2005 è condotta da Fabian Schwarz, di origini altoatesine.
I vigneti di La Magia sono situati nella zona sudest di Montalcino, di fronte al Monte Amiata e sono condotti in regime biologico.
Gli affinamenti avvengono senza uso di barrique ma prediligendo la botte grande, al fine di preservare la vera natura del Sangiovese e del territorio.
I vini biologici de La Magia sono identitari, eleganti, piacevoli.

 

La Màgia

Un Terroir magnifico e generoso come quello di Montalcino necessita di essere preservato e curato con grande passione e rispetto. Il terreno, prevalentemente sassoso, presenta limo e argilla i quali, trattenendo acqua nel sottosuolo, garantiscono nutrimento anche nei periodi di siccità. Il vigneto quarantennale è il fiore all'occhiello de La Màgia. 15 ettari in un unico appezzamento di solo Sangiovese - interamente iscritto a Brunello - sovrasta imponente la vallata a un'altitudine di 400 - 450 mt., godendo di un'ottimale esposizione a sud - est.

La Certificazione Bio è la conseguenza naturale di un'esperienza lunga quarant’anni, condotta con professionalità estrema, sempre al servizio del Terroir. A memoria di tutto questo restano vini eccezionali, irripetibili nella loro unicità.

5 Prodotti

  1. Il Vispo IGT Toscana rosso 2021 - La Màgia
    11,70 €
  2. Rosso di Montalcino DOC 2021 - La Màgia
    18,90 €
  3. Brunello di Montalcino DOCG 2017 - La Màgia
    50,00 €
  4. Brunello di Montalcino Ciliegio DOCG 2018 - La Màgia
    137,00 €
  5. Brunello di Montalcino DOCG 2018 - La Màgia
    48,00 €

5 Prodotti

 

La Storia del Brunello di Montalcino

La storia del Brunello è strettamente legata a quella della famiglia Biondi Santi, che nell'Ottocento produsse le prime bottiglie, anche se la straordinaria vocazione del territorio era nota già da molti secoli.

La storia vinicola del territorio nei secoli successivi ebbe come protagonista un vino bianco dolce, il Moscadello, almeno fino a quando Clemente Biondi Santi non cominciò a produrre un vino rosso scelto, da Sangiovese grosso in purezza, localmente detto Brunello. La sua data di nascita è fissata al 1869, quando Clemente presentò il suo "vino rosso scelto 1865" in un concorso alla Fiera Agricola di Montalcino, vincendo due medaglie d'argento. L'eredità di Clemente fu raccolta dal nipote Ferruccio, mentre il suo esempio fu seguito da altre famiglie del territorio che ottennero, nei decenni successivi, importantissimi riconoscimenti nazionali e internazionali.

L'espansione della produzione vitivinicola fu inaugurata nel secondo dopoguerra, riscontrando un grande successo in tutto il mondo, crescendo molto velocemente e in modo esponenziale. Nel 1960 esistevano solo 11 aziende, oggi ce ne sono più di 300, tutte ubicate nel comune di Montalcino.

Nel frattempo sono state poste le prime normative per disciplinare la sua produzione, a partire dal riconoscimento della DOC nel 1966, dalla stesura del primo disciplinare di produzione e dalla fondazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Il riconoscimento della DOCG nel 1980 e nuove integrazioni al disciplinare di produzione hanno contribuito a tutelare la denominazione, garantendo la massima qualità al Brunello di Montalcino DOCG.

Abbinamenti e vini di Montalcino

Il Brunello di Montalcino Docg è il vino più famoso della zona e si presenta con un colore rosso rubino intenso, tendente sempre di più al granato con il procedere dell'invecchiamento. I profumi sono ricchi e intensi e il gusto robusto e complesso. Queste caratteristiche permettono una lunga evoluzione in bottiglia e un potenziale d'invecchiamento di oltre 10 anni. Nonostante sia consigliabile lasciare invecchiare il vino in cantina per molti anni, soprattutto le Riserve, molti esemplari possono essere bevuti e apprezzati già a partire dalla loro uscita in commercio.

Data la grande struttura, può essere abbinato a piatti molto saporiti ed elaborati, principalmente a base di carne rossa: brasati, spezzatini, selvaggina al forno o in umido, eventualmente accompagnati da funghi e tartufo. È sconsigliato l'abbinamento di carni ai ferri e alla brace perché le parti più abbrustolite non si esalterebbero il gusto amaro del tannino.
I formaggi molto stagionati e gli erborinati rappresentano un ottimo abbinamento. La lunga persistenza e la grassezza di questi formaggi viene bilanciata dalla personalità calda, alcolica e tannica.

Il vino Brunello di Montalcino può essere considerato anche da meditazione: la sua eleganza, unita a profumi e aromi intensi, ricchi e armonici, sa incantare i sensi e offrire una magnifica esperienza di degustazione.

A Montalcino si produce anche il vino Rosso di Montalcino, sempre da Sangiovese in purezza ma con un affinamento diverso. Il vino rosso che ne deriva è meno strutturato, ha sentori di frutta rossa e beva piacevole. Ottimo abbinamento con carne alla griglia e pasta al ragù di selvaggina.

Tra le aziende migliori di Montalcino c’è La Magia, azienda che dal 2005 è condotta da Fabian Schwarz, di origini altoatesine.
I vigneti di La Magia sono situati nella zona sudest di Montalcino, di fronte al Monte Amiata e sono condotti in regime biologico.
Gli affinamenti avvengono senza uso di barrique ma prediligendo la botte grande, al fine di preservare la vera natura del Sangiovese e del territorio.
I vini biologici de La Magia sono identitari, eleganti, piacevoli.